Università degli Studi di Trieste
Dipartimento di Ingegneria Civile
Sezione di Scienza delle Costruzioni
Piazzale Europa,1 - 34127 Trieste (TS)
www.dic.units.it

Ottimizzazione strutturale
di coperture vetro-acciaio mediante algoritmi genetici

Claudio Amadio1, Massimo Fragiacomo1, Olindo Deluca2, Pasquale Lucia1

1 DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE, P.LE EUROPA,1 -34127 TRIESTE
2 DEPARTMENT OF STEEL AND STRUCTURAL, PERMASTEELISA SPA, V.VENETO (TV)
In collaborazione con: HSH srl - ES.TE.CO S.r.L. e Permasteelisa S.p.A.

Abstract:
Nella progettazione di grandi strutture in acciaio, gli algoritmi evolutivi stanno ottenendo un sempre maggiore interesse, in parte per la loro enorme facilità d’impiego in problemi non derivabili e vincolati ed in parte per la loro capacità di ricercare le soluzioni in spazi dove la tecnica e l’esperienza non vi avrebbero neppure provato ad insinuarsi. Inoltre, il progettista analizzando strutture complesse individua diverse criticità (problemi e dunque obiettivi da dover risolvere), le quali possono essere agevolmente studiate attraverso l’impiego di codici che supportano la ricerca dell’ottimo mediante due o più obiettivi tra loro non correlati; un approccio di questo tipo (multiobiettivo) è stato oggetto d’interesse negli ultimi anni da parte di molti ricercatori ed il suo impiego è in costante crescita nel campo professionale, soprattutto meccanico.

Lo studio da noi condotto, avvalendosi di tali strumenti attraverso il codice commerciale modeFrontier congiuntamente al codice ad elementi finiti Straus7, analizza e verifica le coperture resistenti per forma, nella fattispecie le coperture cilindriche, proponendo uno strumento di progettazione autonoma ed automatica di tali sistemi costruttivi sfruttando un approccio progettuale basato sulla ricerca dell’ottimo.

La metodologia adottata per condurre la progettazione è basata su due fasi fondamentali:
  1. La parametrizzazione della struttura, ossia la ricerca del minor numero di parametri che meglio descrivono il modello in tutte le sue caratteristiche;
  2. L’ottimizzazione, ossia la ricerca del fronte di Pareto e la successiva analisi dello stesso al fine di determinare la struttura che meglio corrisponde ai requisiti della committenza.


Fig. 3: Vista esterna della copertura del
        sito archeologico di Badenwiler (D)
Fig. 3: Vista esterna della copertura del sito archeologico di Badenwiler (D)
La struttura impiegata come esempio numerico è la copertura in vetro-acciaio del sito archeologico di Badenwiller (Germania) Fig.3, studio condotto con la collaborazione di Permasteelisa SpA. Il modello strutturale è una volta parabolica irrigidita a doppio guscio: l’esterno è costituito dall’orditura dei profili pieni in acciaio sui quali poggia l’invetriatura; mentre l’interno è rappresentato dalla maglia di trefoli pretesi. Oggetto di particolare interesse è stato l’arco d’irrigidimento definito da un profilo cavo superiore e da un arco inferiore di funi pretese.

Il mezzo con il quale siamo giunti alla progettazione della struttura sopra descritta è composto da un applicativo (UCS, Unit Controller System Fig.1 Fig.2) di nostra elaborazione, il quale in modo autonomo ed automatico esegue:
  1. La ricompilazione della struttura a partire da pochi parametri individuati durante la prima fase della progettazione (la parametrizzazione Fig.4);
  2. La definizione delle coordinate di nodo dei componenti strutturali e la conseguente ricostruzione in Straus7 (Fig.5);
  3. La ricerca dello Stato 0 delle funi pretese mediante procedimento iterativo con l'impiego dell'algoritmo di Picard;
  4. La determinazione dei carichi agenti sulla struttura secondo i coefficienti imposti dall’Eurocodice 1 per la particolare zona in cui si trova il manufatto e la loro conseguente applicazione al modello digitale nel codice di calcolo (Carico da neve simmetrico , da neve non simmetrico e da vento);
  5. La definizione delle sollecitazioni per ogni elemento sia allo stato limite di servizio che allo stato limite ultimo;
  6. La verifica dei componenti secondo Eurocodice 3 per quanto riguarda le componenti in acciaio e secondo la prEN13474 per l’invetriatura;
  7. La definizione degli obiettivi attraverso il calcolo di parametri quali il peso strutturale, l’area bagnata dei profili, lo spessore dell’invetriatura e lo sfrido derivante dal taglio delle lastre di vetro jumbo.
Fig. 5: Modello 3D in Straus7 della struttura.
Fig. 5: Modello 3D in Straus7 della struttura.
UCS ha sfruttato l’enorme potenzialità procedurale fornita dalle API (Application Programming Interface) di Straus7 nei passi 2,3,4 del procedimento piu' sopra descritto. Utilizzando le API e' stato possibile:
  • Semplificare l’acceso al motore di calcolo;
  • Definire in modo iterativo il modello numerico (ad ogni ciclo viene rigenerato completamente il modello);
  • Alleggerire i tempi di processing (non deve essere caricata di volta in volta la GUI di Straus7);
  • Ottimizzare il solver proprietario di Straus7 ampliandolo con funzioni create ad hoc per la progettazione.
L’ottimizzazione con modeFrontier si è sviluppata in tre fasi:
  1. Pre-processing statistico dei dati;
  2. Processing strutturale;
  3. Post-processing delle strutture individuate sul fronte di Pareto alfine di determinare la migliore in termini di costo al mq di struttura.
A completamento dell’ottimizzazione, dopo 3500 strutture processate e solo 12h di calcolo, si è determinata una struttura ottimizzata la quale confrontata con l’originale ha portato ad una riduzione dei costi del 16.33%.

modeFrontier è un marchio registrato da ES.TE.CO Srl - Straus7 è un marchio registrato da Strand7 Pty Ltd




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