Il lavoro è dedicato allo studio dei ponti strallati e, in particolare, alle problematiche
relative alla determinazione del tiro degli stralli e alla scelta delle configurazioni sia
geometriche sia di vincolo.
Al fine di comprendere il comportamento meccanico dello strallo, nella prima parte
di questo elaborato viene esaminato il comportamento dei cavi, confrontando i risultati
ottenuti con la teoria della catenaria elastica con quelli correntemente utilizzati nelle
valutazioni tecniche di progetto, parabola e catenaria inestensibili.
Come verrà fatto notare, dal punto di vista tecnico i risultati sono ben confrontabili tra
di loro e, quindi, consentono l’utilizzo di soluzioni approssimate. Dal punto di vista
concettuale, lo studio di una fune con la teoria della catenaria elastica consente di
cogliere in tutta evidenza l’evoluzione della rigidezza del cavo al variare del suo livello
di tensione, fino a tendere a quella di una biella.
All’interno di questo lavoro, questo comportamento viene messo in evidenza mostrando
anche la dipendenza dal peso del cavo stesso.
La stessa relazione è poi nuovamente riproposta per il caso che più interessa i ponti
strallati, quello del cavo inclinato.
Nella seconda parte si riprendono i principali criteri per la determinazione dei tiri
negli stralli al fine di ottenere livellette di impalcato secondo predefinite condizioni
di progetto. La prima, più diffusa, fa ricorso ad un metodo delle flessibilità.
Una prima applicazione di questo metodo è stato utilizzato per validare l’utilizzo delle
bielle all’interno delle successive analisi.
Nell’ultima parte del lavoro si presenta il problema dell’ottimizzazione strutturale.
Fra i tanti metodi a disposizione, si è scelto di utilizzare un algoritmo genetico, ispirato
ai principi dell’evoluzione naturale darwinista. Si sono mostrate le potenzialità di un
tale approccio risolvendo alcuni problemi caratteristici dei ponti strallati.
Per gli sviluppi algoritmici si è fatto ricorso a codici strutturali sviluppati in modo
indipendente. Il programma che implementa l’analisi genetica è stato sviluppato anche
esso in modo autonomo.
Per i confronti è stato utilizzato il software commerciale Straus7.
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