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DOCUMENTAZIONE TECNICA CODICE DI CALCOLO STRAUS
ESEMPI DI CALCOLAZIONI TIPO*
Pensilina per la tribuna del campo di calcio a Brembate Sopra (BG)
Come coprire una tribuna senza toccare le gradinate
Ing. Arch. Eliseo Papa
Il comune di Brembate Sopra (BG), nella primavera del '94, ha avuto la necessità di eseguire in tempi brevi e
con costi ragionevolmente contenuti, la copertura della gradinata del campo di calcio.
L'esistenza dell'edificio spogliatoi in zona retrostante a tale gradinata, nonché la configurazione strutturale
della stessa (con fondazioni e travi portagradoni non dimensionate per sopportare ulteriori carichi),
rendeva praticamente impossibile, a meno di specifici interventi molto costosi, applicare sulla stessa
gradinata una pensilina di tipo tradizionale con pilastri e mensole di sostegno alla copertura.
L'impiego di una tensostruttura sembrò una eccellente soluzione.
Essa avrebbe consentito una caratterizzazione estetica di una certa rilevanza, non avrebbe impedito l'uso
dei servizi sottostanti la gradinata anche durante lo svolgimento dei lavori, ed infine avrebbe evitato
l'esecuzione di costose e complicate sottofondazioni.
Le fasi fondamentali dell'operazione erano ovviamente costituite da:
- calcolo strutturale e definizione della geometria di una struttura con superfici curve orientate in tre piani
diversi;
- dimensionamento e taglio in officina dei singoli elementi strutturali congiungenti i punti di tali superfici;
- progettazione dei dettagli costruttivi per consentire alla struttura grandi spostamenti verticali senza
successivi inconvenienti;
- assemblaggio e montaggio di una struttura composta da elementi flessibili (funi) ed elementi rigidi (travi
secondarie di copertura), collegati da elementi snodabili (intercollegamenti).
Calcolo strutturale.
Lo schema strutturale è costituito da una tensostruttura a sezione triangolare variabile, composta
da una fune portante e da due funi traenti, disposte in piani inclinati simmetricamente di 15° rispetto all'asse
verticale.
Le tre funi sono collegate tra loro mediante barre tonde di acciaio (intercollegamenti), dotate di opportuni
snodi per facilitare l'assemblaggio ed il successivo montaggio della struttura.
Dimensioni:
Luce fune portante superiore......61 m.
Luce funi traenti inferiori............58 m.
Tiranti esterni superiori..............8.5 m.
Altezza cavalletti......................16 m.
Inclinazione cavalletti su vert.....8°
Il calcolo è stato eseguito utilizzando STRAUS, un programma ad elementi finiti, con un modello
specificamente elaborato dall'HSH di Padova.

Figura 1: Vista assonometrica del modello.

Figura 2: Schema planimetrico degli elementi strutturali.
Caratteristiche degli elementi di progetto.
Fune portante superiore ......diam=50 mm. Sezione spiroidale chiusa in acciaio galvanizzato, con strato
esterno di fili a 'Z'.
Funi traenti inferiori.............diam=30 mm. Sezione spiroidale chiusa in acciaio galvanizzato, con strato
esterno di fili a 'Z'.
Intercollegamenti................diam =24 mm. Barre in acciaio zincato.
Cavalletti tubolari............... diam =402 mm. Tubi in acciaio Fe430.
Tiranti esterni superiori........(n.3+3 Barre Diwidag diam =35 mm.)
Tiranti esterni inferiori ........Tubi in acciaio Fe430 diam =140 mm.
Travi secondarie................HEA 160 - Fe430.
Carichi
Pretensione .......Fune superiore:22500 kg.
.........................Fune inferiore: 25000 kg cad..
Carico permanente..................45 kg/mq.
Neve...................................120 kg/mq.
Depressione Vento:..............-60 kg/mq. (100 km/h)
Output
L'output grafico del programma ha consentito di visualizzare con grande efficacia le sollecitazioni e gli spostamenti max nelle varie configurazioni di carico:
- Pretensione + Peso permanente
- Pretensione + Peso permanente + Neve
- Pretensione + Peso permanente + Vento in depressione
- Pretensione + Peso permanente + Vento laterale
Nelle fig.7-8-9-10 sono raffigurati le rappresentazioni mediante "contour" di alcuni dati significativi.

Figura 3: Contour degli spostamenti verticali e deformata (neve+vento).

Figura 4: Tensioni massime nella fune portante: max. 3970 kg/cmq. (neve+vento).

Figura 5: Contour degli spostamenti laterali: max. 49 mm in mezzeria (neve+vento)

Figura 6:Momenti flettenti e tensioni nei cavalletti: max. 1470 kg/cmq. (neve+vento)
Progetto costruttivo.
Le lunghezze dei singoli elementi che compongono la struttura dovevano essere definite con precisione, non solamente per il fatto che si operava con la carpenteria metallica, ma soprattutto per la necessità di mantenere la continuità della geometria curva nella fase di montaggio ed in quella successiva della tesatura dei cavi.
La variabilità nello spazio di tale struttura ha evidentemente reso complicato il lavoro di progetto.
E' stato pertanto necessario lavorare al computer in ambiente tridimensionale con un opportuno programma
di disegno (POINT LINE) per verificare con precisione e continuità la distanza delle varie connessioni tra
componenti adagiati su piani diversi anche in caso di loro rotazione per grande deformazione della
tensostruttura.
Particolare attenzione è stata posta nel progetto dei dettagli costruttivi degli elementi
che avrebbero dovuto consentire il movimento della struttura senza sovratensioni e successivi
inconvenienti alla copertura.
Assemblaggio e montaggio.
Il montaggio e l'assemblaggio sono stati condizionati dalla preesistenza della gradinata e dell'edificio
spogliatoi. Lo srotolamento delle funi e l'applicazione dei loro intercollegamenti è stato eseguito sulla
pista di atletica antistante la gradinata stessa, con difficoltà determinata dalla necessità di limitare il
passaggio dei mezzi di sollevamento per non deteriorarla.
A tale proposito si decise di premontare a terra anche il graticcio in carpenteria metallica, agganciandolo
direttamente alla tensostruttura e facendo naturalmente attenzione a lasciare sboccati i bulloni di
collegamento, in modo da facilitare la successiva fase di puro sollevamento.
Tutta l'operazione si svolse in base alla sequenza indicata di seguito:
1) - Montaggio dei cavalletti in carpenteria metallica incernierati alla base e dei tiranti superiori ed inferiori,
incernierati sui blocchi di ancoraggio.
2) - Posizionamento, ad interasse prestabilito, delle travi principali HEA 160 sulla pista di atletica antistante
la gradinata esistente, appoggiandole su supporti in legno per evitare di rovinare la pista stessa.
3) - Srotolamento delle funi sopra tali travi, in senso ortogonale ad esse e lungo la curva di aggancio definita
dai morsetti fissi.
4) - Fissaggio dei morsetti sulle tre funi, in corrispondenza di loro coordinate longitudinali prefissate dal
calcolo.
5) - Aggancio delle travi principali HEA 160 ai morsetti delle funi inferiori, in modo da impostare la curva
planimetrica di queste ultime.
6) - Aggancio delle barre di collegamento di parete (intercollegamenti), lasciando i loro snodi intermedi
sbloccati per evitare piegamenti durante il sollevamento.
7) - Collegamento del graticcio in carpenteria per il sostegno della copertura, con il posizionamento dei
profili UPN di gronda e dei controventi sul loro piano, lasciando non serrati i bulloni di collegamento.
8) - Sollevamento della trave di funi, sostanzialmente già composta, e suo aggancio alle piastre di testa
dei cavalletti metallici portanti, mediante l'impiego di tre autogrù da 35 t.: due all'estremità ed una per
alleggerire in posizione centrale tutta la struttura allo scopo di facilitare la manovra di aggancio delle funi.
9) - Pesatura progressiva delle funi (fino al valore teorico di pretensione) utilizzando contemporaneamente
tre martinetti oleodinamici comandati da un'unica centralina per raggiungere la geometri stabilita e la quota di mezzeria prefissata.
10) - Serraggio del graticcio in carpenteria e dei controventi di piano.
11) - Montaggio della lamiera grecata di copertura, dello strato coibente e della guaina impermeabile.
12) - Posizionamento e fissaggio scossaline, gronde e pluviali.
13) - Taglio del nastro di inaugurazione.

HSH
STRAUS
STRAUS: scheda tecnica
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* Questo testo è stato prodotto utilizzando l'integrazione STRAUS-Microsoft Word 6.0, il binomio ideale
per ottenere relazioni tecniche in forma tipografica (anche a colori). Le figure sono prodotte da STRAUS.
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